Più di un mese.
Dopo più di un mese dalle
ultime parole scritte su questo quaderno, specchio di noi,
riflesso dei nostri sogni,
delle nostre paure, delle nostre riflessioni più recondite,
eccomi qui, accanto a te,
a scrivere ricordi,
per la prima volta con la
consapevolezza di star costruendo qualcosa di indelebile,
eppure con la paura che un
giorno tutto possa svanire come il fumo delle sigarette che stiamo fumando su
questo letto.
E quindi fisso le
immagini, nella mia testa,
in bianco e nero come le
parole.
E da cosa cominciare se
non da quel letto,
l'inizio di tutto nel
momento in cui sono entrata da quella porta,
tra quelle coltri rosse
che hai condiviso anche
con lei, l'altra,
e li i primi scontri, i
primi morsi e i primi graffi
e poi i primi baci, e le
nuove promesse,
l'inizio di un nuovo
sogno,
o forse un nuovo inizio
per un vecchio sogno,
e quest'anello che porto
al dito.
E poi il continuo di un
film del quale prima avevamo solo provato ad immaginare qualche fotogramma,
queste coperte grigie che
abbiamo finalmente scelto insieme, e l'accontentarci di un tramezzino al tonno.
Cose nuove si mischiano
alle vecchie,
come l'odore di noi, la
nostra passione che brucia durante la notte e illumina il buio delle nostre
paranoie, scaccia le ombre e i fantasmi che si insinuano striscianti.
E i nostri sogni che si
disperdono nelle note della nostra musica.
Si, nostra, non più mia
che mi ricorda te, o tua che ti scalda il cuore con la mia essenza,
ma nostra, scelta come
queste coperte, o le tende che sostituiremo a queste con i fiori davvero brutte.
A volte il mondo sembra
iniziare e finire in questa stanza, nei nostri respiri,
nei nostri libri, riflesso
delle nostre idee,
nelle scarpe accatastate
accanto alla porta, nei vestiti sparsi sulla poltrona e in quelli mischiati
nella cassettiera,
e nelle bottiglie di birra
sull'armadio, svuotate e messe lì il giorno dopo perché la voglia di
appartenersi ci ha impedito di finirle appena comprate.
Vorrei fotografare ogni
cosa, ogni dettaglio,
per avere prova tangibile
di ciò che vedo e che di tanto in tanto mi sembra ancora un sogno.
Vorrei fotografare ogni
cosa, ogni dettaglio, per tenermi stretto ogni ricordo, nel caso dovesse
finire.
E provo a scattare
fotografie in bianco e nero, nella mia testa,
come parole,
come poesie...
1 commento:
Queste tue parole potranno essere comprese solo da chi è veramente innamorato (=
Posta un commento