Silenzi a parte, scrutando il vuoto.
Esplosione di sole, calore, vita.
Profumi, splendidi colori, volteggi celestiali.
Io no, però.
Potrei, forse starei meglio, forse peggio, ma no. Resto qui.
Avrei voluto fare molte cose.
Ha prosciugato via tutta l'energia, tutto l'entusiasmo, tutta la forza.
Ne avevo, ma adesso?
Adesso mi restano le mie ossa, la mia pelle, i miei occhi spenti.
Non voglio ribellarmi a questa condizione, così sto bene.
Al riparo dalla gioia, dalla felicità.
L'allegria è passeggera, la serenità dura per sempre.
Se non permetto alle emozioni di farmi ondeggiare come un piccolo vascello in uno sconfinato mare, starò bene. Sto bene, mi ripeto, sto bene.
Non ho voglie, nè desideri, nè novità a sconquassarmi; non ho timori di affondare, di essere sconfitto, nessuno, niente, neanche un animale domestico di cui prendermi cura.
Non ho che me stesso, ma neanche lui ha bisogno di cure.
E' lì, su un letto, fissando una stanza troppo piena e una finestra che da su un mondo troppo vuoto.
Avrei potuto correre su una spiaggia, andare a passeggiare nei boschi, rilassarmi su un prato; avrei potuto prendere il sole e bagnarmi nella pioggia; avrei potuto conoscere molti luoghi, molte persone, molti animali o piante; avrei potuto apprendere mestieri e lingue, leggere su un aereo o su una nave, forse più probabilmente su un treno; avrei potuto guidare un automobile, una moto, una bicicletta. O andare su dei pattini a rotelle o su uno skate; avrei potuto diventare qualcuno d'importante, fare in modo che il mio nome fosse ricordato, nel bene o nel male, invece... E' l'oblio che mi attende.
Io morirò e nessuno saprà chi sono stato.
E' l'oblio in cui sono adesso che mi accompagnerà anche quando non sarò più.
Avrei potuto amare, coltivare amicizie, accudire i miei parenti; avrei potuto realizzare progetti, cogliere l'attimo... Cogliere l'attimo: salire su un treno in partenza verso luoghi sconosciuti, fermare una persona per strada solo per apprendere la sua storia, baciare le labbra di una sconosciuta per poi prendermi uno schiaffo.
Invece quel treno è partito, quella persona è andata via, quella sconosciuta è svanita.
E' svanita con le sue labbra piene e rosse, con il suo trucco forte, con i suoi vestiti strani, con il suo profumo dolce.
Mi è passata accanto e io l'ho guardata, ma lei non si è accorta di me.
Non si è accorta del mio cuore, della mia energia, del mio entusiasmo, della mia forza che l'hanno seguita, divenendo suoi, lasciandomi da solo.
Piangerei tutte le mie lacrime e pregherei tutti gli dei, farei in modo che il mondo si riavvolgesse, passerei tutti i miei giorni facendo supplizio e tutte le mie notti insonni... Solo per baciare quelle labbra.
Ma adesso sono svanite, da ore, giorni, anni, sono svanite, scolorite, assopite.
E io non ho più qualcosa che mi tiene legato a questo mondo.
Non ce l'ho mai più avuto, da quel momento, in cui è sfilata via, accanto a me.
Avrei potuto fare molte cose, ma non le ho fatte perché non avrebbero avuto senso.
Morirò e nessuno saprà chi sono stato.
Morirò e di me resterà soltanto una tomba con un nome come tanti, abbandonata e senza fiori, colori, parole.
Grigia, come sono ora le sue labbra.
Avrei dovuto essere coraggioso.
Ma invece sono nato timido e impaurito, sperduto in questo mondo, cieco di solitudine.
Là fuori mi spaventa.
Solo quelle labbra potevano salvarmi dal mio torpore, ma io le ho lasciate andare via.
Le ho lasciate andare via, come tutto il resto: come i miei sogni, come i miei progetti, come la mia vita.
Adesso sono solo, lì, in un letto e il mondo è divenuto troppo, troppo grande per me.
Sono nulla senza le sue labbra.
Merito di essere nulla, di morire nel nulla...
Senza le sue labbra rosse.
10 commenti:
È lo scritto migliore che ho letto da te fin'ora, il piú intenso, probabilmente il piú sincero e più tuo. Sei stata brava a rendere il testo della canzone nella forma che più ti sentivi, quindi niente racconto. Ma se questo ne è il rislutato non posso che esserne felice. Brava.
Vorgh
Sono felice che ti sia piaciuto; in realtà c'è sempre molto di me in ciò che scrivo, a meno che non decida a priori di "fingere" - come nel caso del racconto sul sesso -. In realtà la forma mi è sempre interessata il giusto, solitamente inizio a scrivere e se quello che ne esce è una pagina di diario, una poesia o un racconto poco m'importa.
Come dici tu, in sostanza, l'importante è esprimersi (=
Ero un po' insicura per via di questo, ma se voi apprezzate mi rassicuro.
Mi ha commosso. Ero con gli occhi attaccati allo schermo e le parole che leggevo hanno risvegliato sensazioni che ho vissuto, che erano da qualche parte dentro di me. Mi ha toccato dentro.
"L'allegria è passeggera, la serenità dura per sempre."
L'ho sempre pensato anche io.
Sono felice che ti abbia suscitato emozioni.
In realtà, dopo averlo riletto una parte di me mi diceva che tu e anche qualcun altro avreste potuto veramente capire quello che ho scritto.
Ci ho preso (=
Boom! Solo questo posso dire, questo scritto è un'esplosione di emozioni. Adoro ogni singola parola e il modo in cui le hai scritte, sai che sono un'appassionata del genere. Concordo con Vorgh, è forse la cosa più bella che abbia pubblicato. Brava!
Questo è il tipo di scritto che probabilmente si deve leggere senza avere troppe cose per la testa.
Lo ammetto, alla prima botta non ho saputo apprezzarlo a pieno, però devo ammettere che è davvero notevole.
Le tematiche sono particolari, ma molto affini immagino alle esperienze e al modo di pensare di molti di noi.
In effetti mi ritrovavo a dire "No, non devi fermarti" quasi incazzato mentre lo leggevo LoL.
Sibbell mammà!
Grazie, sono contenta che sia piaciuto anche a voi (= Emozioniamoci e deprimiamoci tutti insieme <3
Quanto amo questa canzone.. *____*
Quanto mi sei mancata.
Caro Writersoul, mi manchi anche tu!
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