Ripercorro vecchie strade perdute.
Lontane, ma fisse e chiare nella mia mente.
Credevo di averne perso memoria
ma un giorno nella mia testa è bastato
a farmi ricordare
il fumo di una sigaretta, il calore sul
viso
il fruscio dei fogli, l'odore dei
libri.
Sono io, cannella e libri.
Dicembre.
Ogni mattina mi sveglio sperando che ci
sia il sole ma che faccia freddo.
Cos'è per te la felicità?
Per me è questa, sapere di avere un
posto dove andare anche nei momenti peggiori.
Sapere di avere qualcosa di bello,
dentro, e non solo.
Non voglio condividere niente. Io sono
la mia felicità, nessuno potrebbe rendermi più felice di me.
Sei felice?
Adesso si.
Non c'è nient'altro che vorrei provare
e nessun altro luogo in cui vorrei andare. Sono qui, e ci resto.
Gli unici colori che sopporto sono i
colori di una libreria.
Quante storie, quante vite, emozioni,
sensazioni, sentimenti, sogni, progetti, pensieri, amori, dolori.
Come potrei non sentirmi piena?
Eccomi, sono qui. Siamo qui entrambe.
L'unico posto in cui io e lei possiamo
stare bene insieme, senza che una eclissi l'altra. Questo posto è
abbastanza grande per la mia insicurezza e per il suo orgoglio.
Ora è calma, e può parlarmi.
Dovresti bruciare tutti quei ricordi.
Li vedo ogni giorno nei tuoi occhi quando ti guardi allo specchio, e
ci cammino in mezzo per tutto il giorno. Lo spazio è stretto.
Mi stanno schiacciando, ma io non posso
liberarmene se tu non vuoi.
Io sono più forte, ho ragione.
Cosa fai ogni giorno della tua vita?
Contemplo i miei fallimenti.
Beh, è ora di svegliarti, gli incubi
lasciali alla notte.
È buio ma io ti vedo già. Sei bella
anche tu quando sorridi.
Non è troppo tardi. Guardati, seduta
da sola a quel tavolino, ti brillano di nuovo gli occhi.
Ce l'hai fatta, mi hai trovata.
Ricordi le poesie che scrivevi quando
eri piccola su quell'agenda rossa?
Te le ricordi? Sapevi già qual'era la
tua strada, e ci credevi, ora stai ritrovando quell'entusiasmo.
Ricordi il primo libro che hai letto?
Certo, ce l'hai ancora.
Mi piaceva il suo odore.
Se non riesci a fare una cosa significa
che in realtà non lo vuoi davvero.
È ancora così, non è cambiato
niente, ti sei solo persa, ma sai di poter illuminare la tua stessa
strada da sola, anche nelle notti più buie.
Tu sei come la luna.
Si, le mie emozioni, qualunque cosa mi
faccia sorridere, fremere, piangere, tremare, è il mio sole che non
si spegnerà mai finché avrò vita. Ecco perchè non smetterò mai
di illuminare il mio buio.
Sorridi, ce l'hai fatta, piccola.
Non smettere mai, non perderti/mi di
nuovo.
5 commenti:
Un pezzo molto introspettivo, che forse un esterno non può cogliere a pieno in tutte le sue sfumature, ma comprendo la tipologia di scrittura perché anch'io talvolta ne faccio uso anche non volendolo.
E' una bella apertura per il blog, qualcosa di propositivo! =D
Mi piace il tuo lessico. E' vario, non banale, ma non eccessivamente ricercato. E' un vero e proprio flusso di coscienza, anche se di difficile interpretazione. Comunque sei molto evocativa nelle parole che utilizzi. Brava! ;)
Ermetica. Come me! ah, e il flusso di coscienza che anche io uso moltissimo. A volte escono fuori cose che neanche io comprendo. Poi le rileggo e capisco. Mi è piaciuta perché mi hai ricordato un po' il mio mondo. E' bello sapere che ci sono altre persone che lo conoscono e che son capaci di mostrartelo. Grazie :)
La tua scrittura è fatta di emozioni :) mi piace
È una sorta di monologo con te stessa? Mi è piaciuto molto comunque. Questo tipo di scrittura libera si sposa perfettamente con il tuo stile ermetico.
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