Citazioni


giovedì 2 maggio 2013

Un lavoro difficile


*Lo scritto che segue ha un alto contenuto di cinismo: non si vuole urtare la sensibilità di nessuno, né essere politicamente scorretti, si cerca solo un po' d'ironia.*



E-mail: nekro@faith&fate.com. Password: ********. Log in.
IHD scrive: Ehilà
Nekro scrive: Salve
IHD sta scrivendo […] […] IHD scrive: sei pronto per il consiglio di oggi?
Nekro sta scrivendo […] […] […]                    Nekro  sta scrivendo […][…]
Nekro scrive: secondo te? Posso mai essere impreparato? È da sempre così, ogni volta quel consiglio … si parla sempre delle stesse cose …
IHD scrive: ma cosa vorresti fare? È il nostro lavoro, anzi direi che ultimamente non va al massimo
Nekro scrive: sì, lo so, c’è qualcosa che non va
Nekro scrive: una volta non era così
HID scrive: su non facciamo i nostalgici adesso
Nekro scrive: se ti va di parlarne io sono qui per te
Nekro scrive: ma ti pare che parliamo di queste cose in chat?
IHD sta scrivendo […] […] […]           .           Nekro sta scrivendo […] […] […]
Nekro scrive: perché ti sei fermata? Che stavi scrivendo?
HID scrive: niente … adesso vado, ci vediamo dopo al consiglio.
Nekro scrive: va bene, a dopo.
Log out.


Nella sala convegni il lungo tavolo di vetro brillava, tanto era stato pulito bene. C’era ancora l’odore dello sgrassatore che era stato passato poco prima su ogni centimetro della superficie del ripiano: vi si infrangevano attraverso i raggi obliqui di un sole ancora giovane, eppure già caldo. Nekro era lì, in anticipo di una mezz’ora, come ogni volta che si riuniva il consiglio di amministrazione. In genere lo rilassava, perché poteva finire gli ultimi controlli e verificare i termini dei vari contratti. Gli azionisti di maggioranza cambiavano continuamente, lui aveva sempre avuto la quota di maggioranza e questa cosa non sarebbe mai cambiata. A volte si nasce in un modo, tagliati per un certo stile di vita a cui non vi si può rinunciare. Lui era l’azionista di maggioranza e tale sarebbe rimasto, altrimenti gli altri sarebbero andati nel panico. Nessuno avrebbe potuto prendere il suo posto. Eppure era da un bel po’ che si sentiva strano, giù di morale, in uno stato che non si era mai insinuato nel suo essere. Era pensieroso, rifletteva e non trovava soluzioni. Continue masturbazioni mentali. Vecchiaia? Noia? Monotonia? Proprio non riusciva a darsi risposta. Dopo aver mantenuto fisso lo sguardo sul suo riflesso nel vetro, lo rivolse attraverso le grosse vetrate: si vedevano le nuvole e nient’altro; non si sentivano alcuni rumori esterni. Era probabilmente l’ufficio al piano più alto in assoluto. Da lì sopra era come se qualunque cosa succedesse nella società, non coinvolgesse gli impiegati di quell’ufficio; era come essere in un mondo a parte e quello stacco era sottolineato dallo strato doppio di nuvole. In realtà, come tutte le grandi multinazionali o aziende di un certo tipo, il lavoro che coinvolgeva quell’ufficio era più che fondamentale a influenzare le scelte della società. 



E’ sempre così: quello che succede per le strade più luride, nelle case più piccole, nelle botteghe o nei supermercati più insulsi viene sempre deciso da potenti, e per un motivo non ben decifrato il potere nella società moderna si annida nei grattacieli. E’ come se i potenti e i grandi affaristi si volessero avvicinare il più possibile a Dio, per decidere, manipolare il pianeta Terra e i suoi abitanti come meglio possono, per arricchire i loro conti in banca. Ah, Dio! Che idea stupida, pensava in quel momento Nekro. Da quando esistono le religioni, da quando l’uomo ha creato Dio per dare una spiegazione a quell’inevitabile avvenimento che è la vita e, soprattutto, da quando l'uomo ha edificato un aldilà (un luogo dove un cosa non ben identificata come l’anima andrebbe a finire, venendo giudicata in base al comportamento morale del suo possessore terreno), lui aveva sempre continuato ad agire, senza mai manifestare la realtà dei fatti: non poteva e non doveva farlo. Paradiso per i buoni, Inferno per i cattivi. Su, su tu vai in punizione per l’eternità, te lo meriti perché sei stato adultero e non te ne sei pentito, te lo meriti perché hai fatto uso di contraccettivi. Eh, no! Non puoi procurarti piacere, devi farlo solo per riprodurti, ma che hai capito? Ah, e poi se ti piace una persona del tuo stesso sesso sei rovinato. Mi spiace i sodomiti non sono ammessi al paradiso. Brucia, brucia e brucia peccatore! 



Ogni volta che Nekro rifletteva su queste cose gli veniva un senso di compassione. Pensava a quanto bastasse essere un po’ più realisti, un po’ più con i piedi per terra. E lui era tanto che non si faceva due passi, lì nel mondo che c’era sotto le nuvole. Eppure aveva un’idea molto più chiara … effettivamente così, pensava, è semplice vincere la competizione con chi non ha alcuna prova di cosa sia la verità assoluta. Lui invece lo sapeva eccome, lui sì che aveva le prove. Lui sapeva benissimo qual era il senso della vita, proprio perché era lui a gestirla. Era lui a trasmettere un senso alla vita umana, e no, non era assolutamente Dio. Dio, il Paradiso, l’Inferno, l’anima erano tutte invenzioni degli esseri umani, per dare una spiegazione, per darsi una speranza, perché non poteva durare tutto così poco. Nessuna anima che vive dopo la morte! Lo poteva confermare, perché era grazie alla sua grande, infinita ed eterna corporazione che si gestivano le morti terrene. Gli esseri umani non si rendono conto, pensava, che non è affatto semplice gestire tutte le morti quotidiane, e che certo non se ne poteva occupare solo una persona, tipo Dio oppure uno di quegli esseri scheletrici con il mantello, il cappuccio nero e quella falce impugnata dalla mano destra (che poi lui ci teneva così tanto alla sua carne, al suo corpo); come lo chiamavano? Tristo Mietitore! Che nomignolo, appunto, triste: una sorta di inesorabile creatura che regola i conti alla fine del percorso vitale di un uomo. C’è chi ha addirittura pensato che il Tristo Mietitore avesse una passione per i giochi strategici, come gli scacchi, e desse la possibilità all’essere umano in questione di giocarsi la possibilità di prolungarla. Prospettive fantasiose e divertenti al solo pensiero, per Nekro, che non era altro che la punta di una grossa piramide, nella quale ognuno doveva fare il suo per evitare che il pianeta Terra si sovrappopolasse e la vita diventasse qualcosa di insopportabile. Ecco, quello sarebbe stata l’ideale realizzazione di un inferno cristiano: un pianeta dove ognuno è immortale e dove ognuno ha la possibilità di riprodursi; nel giro di quattro o cinquecento anni, lo scenario che si presenterebbe sarebbero corpi ammassati l’uno sull’altro e nient’altro che caldo, sudore, escrementi, piscio e dolori insopportabili.


Nekro  sbuffando accese lo schermo del suo laptop e gli si presentarono dieci piccoli quadranti che lo tenevano in contatto video con i suoi Angeli, le dipendenti che si occupano dei contratti meno redditizi, come le piccole cooperative affiliate che riescono a fare basse percentuali di morte annue; inoltre, a loro è affidato anche il compito peggiore, più sporco e triste di tutti ovvero quello di decretare una causa di morte “non più efficace” e rescinderle il contratto. Alcuni Angeli si occupano di controllare anche l’operato di cause di morte più redditizie, decisamente potenti, che in precedenza magari avevano fatto parte del consiglio di amministrazione come azionisti di maggioranza, ma che poi erano state superate da altre aziende più giovani che avevano lavorato meglio. Questo succedeva perché tutto dipendeva paradossalmente dalle scelte e dalle scoperte che gli esseri umani facevano; da quando il mondo è mondo la modalità di morte è sempre stata una scelta dell’umanità. Nekro e la sua compagnia si occupano soltanto di gestire il tutto nel modo più preciso e grintoso possibile.

Una degli Angeli, una delle più giovani, iniziò ad agitarsi: sfogliava inquieta grossi cataloghi di scartoffie, poi prendeva un apparecchio e comunicava animatamente con qualcuno, portandosi indietro ogni tanto un ciuffo di capelli. Nekro avviò il contatto audio-video con lei e le chiese se tutto andasse regolarmente.


- Eh, capo, ne abbiamo un’altra …- Un’altra cosa?- L’ennesima fusione di aziende: Alcohol e D.U.O. (Droghe Unite per Overdose, n.d.a.). - Fa niente, non ci saranno problemi grossi, restano ancora ai margini, è una guerra tra poveri, non … - mentre continuava sicuro di sé, venne interrotto dall’Angelo. - Capo, così facendo raggiungeranno uno 0.35% di morti annue, superando anche se di poco M.S.T. (malattie sessualmente trasmissibili n.d.a.). – quindi si grattò sotto il mento per nervosismo.
Nekro sospirò, socchiuse gli occhi e pensò a quanto poco gliene importasse che quelli facessero delle alleanze pur di scalare la classifica: era una cosa comune, insopportabile, ma comune e soprattutto nessuno la vietava. Non voleva occuparsene, era stanco di fare il mediatore di quella situazione, a lui importava soltanto che tutti facessero il loro lavoro. Anche se … anche se negli ultimi tempi si sentiva un po’ giù, non capiva bene il perché, ma non riusciva ad essere vigoroso come una volta, appassionato, rapito dal suo lavoro, anzi, aveva coltivato una sorta di repulsione. Troppe riflessioni insolite lo affliggevano e in più si sentiva demotivato sempre più dal consiglio di amministrazione. 

Il consiglio di amministrazione cambiava nel tempo, in base a quanto gli esseri umani fossero capaci di combattere contro alcune cause di morte, dato che ve ne erano sempre di nuove che prendevano il posto delle vecchie. Erano dieci in tutto, e nel caso in cui non si trattasse di una causa di morte molto potente che facesse il suo lavoro senza alleanze, vi si ritrovavano le grandi leghe e corporazioni, che si erano formate tra cause di morte più piccole e di simile operato. Al momento il consiglio è questo (in ordine di rilevanza):

- Malattie Cardiovascolari S.P.A.
 

- Lega delle Infezioni 

- IHD (ischemia miocardica n.d.a.) 

- Cancri & Co. - U.M.R. (unione delle malattie respiratorie n.d.a.) 

- Caso e Disattenzione 

- HIV (o più comunemente AIDS) 

- Movimento Aborti Spontanei 

- Diarrea & Disturbi Gastrointestinali 

- Compagnia dei Mali Violenti Intenzionali (formata da Suicidio, Violenza e Guerra).

Nekro presiede il consiglio, sempre, ma ormai è una perdita di tempo: spesso si lasciano andare in distrazioni e il tutto si trasforma in un incontro d’intrattenimento, tra risate, balletti e giochi di gruppo. Soltanto IHD cerca di mantenere una certa dignità e infatti, da sola riusciva a rispettare i termini del contratto restando da tantissimo tempo nelle prime posizioni. La Malattie Cardiovascolari S.P.A. è un marchingegno che funziona piuttosto bene, per una quantità di membri non indifferente, che fa il suo lavoro con regolarità, sapendo sfruttare tanti agenti esterni che procurano anche il piacere di vivere, oltre che una lenta morte: si pensi agli obesi, ai bevitori e ai fumatori che nient’altro fanno che facilitare il gioco a questa grande organizzazione; nella Cancri & Co. c’è una situazione di disparità con alcuni di loro ormai poco efficaci anche grazie ai progressi fatti dall’uomo, ma il vigore che continua ad impiegarci una parte dell’azienda è sempre intenso: sono, allo tesso tempo, artisti e ingegneri nel far morire, a volte rapidissimi, altre volte complessi da capire, troppo complessi; finché poi vi saranno case farmaceutiche che per i loro interessi rallentano la lotta ai cancri, il gioco sarà sempre piuttosto semplice. C’è quindi quella coppia così conflittuale eppure sempre stabile del Caso e della Disattenzione, sempre stabili nella loro posizione, perché il mondo degli esseri umani è davvero così multiforme, così pieno di componenti che vivono e si muovono in maniera del tutto indipendente dalle altre, che il più delle volte anche la morte può essere merito di un Caso fortuito, cosa che viene spesso contestata dalla sua compagna Disattenzione, perché se un uomo fosse più attento, quando è lì a vagare nei pericolosi anfratti anche del suo bagno, oltre che a dover scegliere il volo aereo che non verrà dirottato da un gruppo di terroristi e così via, non ci sarebbero così tante morti accidentali. Se all’inizio c’era proprio un problema di assegnazione di morti, i sentimenti hanno fatto il resto; più che i sentimenti è stato merito della passione, anche se in realtà a loro piace continuare a litigare per aggiudicarsi più morti umane.
Poi ci sono Suicidio, Violenza e Guerra, quel trio di vecchietti furbacchioni, che avevano ben deciso, visto il cambiamento dei tempi, di unirsi per cercare di rimanere stabilmente nel consiglio. Guerra aveva avuto i suoi periodi di gloria in passato, arrivando addirittura a essere la prima causa di morte mondiale per diversi anni di seguito, ma con la globalizzazione, i movimenti per la pace, il riconoscimento dei diritti umani e tutti questi nuovi buoni propositi dell’umanità, la signora Guerra riesce tuttora a contare solo su qualche piccolo dittatore in giro per il mondo e la sua nazione preferita: USA! USA! USA! La si può vedere, quando capita ai consigli, vestita di leggins a strisce e top a stelle, per esplicare quanto sia riconoscente a quel paese. Miss Violenza invece è sempre vestita di nero, tacchi a spillo, frustino impugnato dalla mano destra e capelli laccati sulla destra della fronte: ha un fascino non indifferente. Sarà per questo che continua ad avere un discreto successo, se non fosse per l’etica, la morale cristiana e le leggi così rigide in ogni paese del mondo. Infine il signor Suicidio è uno dei tipi più burloni che ci possa essere, perché non si preoccupa  ed è sempre rilassato, perché tanto non deve fare quasi niente lui: c’è sempre un buon motivo per buttarsi giù da un tetto, tagliarsi le vene o spararsi un colpo in testa sul pianeta Terra.


Nekro continuava ad ascoltare annoiato l’Angelo che gli spiegava i pericoli a cui si andava incontro, e tanto che crebbe la noia, ad un certo punto spense il cervello e iniziò a riflettere sul suo lavoro, non in quanto professione, ma in quanto  "fine di vita" per un essere umano. Pensava a quanto dovesse essere orribile rendersi conto che tutto quello che si poteva avere ogni giorno, un giorno sarebbe finito, da un momento all’altro, con o senza preavviso. Non sapeva cosa fosse la paura, eppure in quel momento iniziava ad immaginarlo. Immaginava anche, quanto dovesse essere brutto perdere un essere che faceva parte della tua vita troppo presto: provò a pensare di non vedere mai più IHD, di non sentirla mai più un giorno lontano in cui l’avrebbe dovuta licenziare e considerare “non più efficace”. Il solo pensiero lo metteva in uno stato di terribile sofferenza fisica e mentale. Cosa doveva fare?


- Capo! Mi sta ascoltando? – disse alzando la voce l’Angelo.- Senti, vedi un po’ come sbrigartela tu, io ora ho da fare – le rispose a bruciapelo Nekro -  e poi se non sbaglio tra cinque minuti inizierà il consiglio, li ha visti salire? - Be’ sì, stanno salendo, hanno chiamato l’ascensore pochi secondi fa – disse lei abbassando lo sguardo con un accenno di sorriso. - Bene, allora buon lavoro, chiamami solo se necessario. – disse chiudendo la conversazione e lo schermo del laptop.


Fissò nuovamente attraverso la parete vetrata sulla destra e perse il suo sguardo sulle nuvole che si erano imbiondite per il sole. Le riflessioni di poco prima continuavano a girargli per la testa, inspiegabilmente tra l’altro, perché a lui non sarebbe mai toccata una sorte così. Lui era immortale, non avrebbe mai perso IHD … eppure si era rabbuiato: si stropicciò gli occhi e iniziò a sentire un vuoto interiore. Il silenzio di quella sala convegni lo iniziava a disturbare, e come se qualcuno potesse esaudire i suoi desideri, rumore fu fatto: all’improvviso la porta si spalancò facendo entrare un trenino di personaggi urlanti “Sorpresa!”. Erano otto dei dieci componenti del consiglio, con Suicidio che apriva il trenino, tutti con in dosso un costume da Tristo Mietitore: mantello con cappuccio nero e falce impugnata dalla mano destra.
- Ma cosa? Cosa vi è saltato in mente? – disse leggermente perplesso Nekro.
- Ma come? Non ti ricordi capo? Oggi è l’anniversario dell’approvazione del primo decreto per le leggi razziali in Germania! – disse Miss Violenza accompagnandosi con una risata acuta.-  Quel pazzo ci fa ancora campare di rendita per tutta l’energia mortale che ci ha regalato.


Era vero, quegli smidollati pensavano che così funzionasse: campare di rendita. Ecco, ora si buttavano ancora mascherati, manco fossero esseri umani, su quelle sedie girevoli: chi con i piedi sul tavolo, chi in braccio a qualcun altro, chi fingeva di marciare sul tavolo come fosse l’Angelo della Morte per eccellenza. Nekro sbuffò e inarcò il sopracciglio, ma prima che parlasse, il suo cellulare squillò: era l’Angelo di prima in videochiamata. Che cosa vuole ancora questa, si chiese tra sé, e poco prima che rispondesse vide IHD varcare la soglia della sala, seguita da HIV vestito di tutto punto, giovane e retto nella sua posizione.
Non lo sopportava, nonostante fosse una delle cause di morte più giovani, che riusciva a mantenere la sua postazione senza dare segno di cedimento. I furbi fanno sempre leva sull’ignoranza degli avversari, e gli uomini sono per lo più ignoranti. IHD gli sorrise e prese posto. All’altro capo del tavolo c’era HIV, fiero come un dio. Nekro rispose al telefono e ascoltò quello che l’Angelo aveva da dirgli, per la prima volta con attenzione: l’Angelo gli spiegò che le Malattie Sessualmente Trasmissibili  avevano avuto una reazione aggressiva, in conseguenza al superamento in classifica di Alcohol e Droghe Unite per Overdose fuse in un’unica azienda, e che avevano creato una super-corporazione con Sifilide e HIV all’insaputa di tutti, minacciando terribilmente la coppia Caso e Disattenzione. Nekro capì quindi subito la fierezza di HIV, eppure si sentiva scoraggiato, guardando quella massa di vecchietti e burloni che pensavano a festeggiare i bei tempi andati. E le riflessioni di poco fa? Erano qualcosa di troppo umano? Intanto lui era pensieroso e il sorriso di HIV era potente e vinceva su tutti gli altri, derelitti. All’improvviso qualcosa scattò e dipese da una battuta di Suicidio, senza alcun senso logico, che lo spodestava e che dava virtualmente forza a HIV che rideva: Suicidio notando l’umore particolarmente provato del suo capo gli disse beffardo:
- Senti capo, non startene così! La depressione è una brutta malattia! Molti esseri umani ci perdono la pelle – quindi continuò alzandosi, agitando la falce, indossando il cappuccio nero e intonando una voce lugubre – che poi ti devo venire a trovare! Punti per me!
Tutti tranne IHD scoppiarono a ridere e HIV era sempre più fiero, rideva elegante. 
Nekro non ci vide più: sentì infuocarsi dentro e capì. Sì, scattò qualcosa dentro e capì che doveva imporsi, così magari quella massa di idioti si sarebbe messa in riga. Si alzò, salì sulla sedia con il laptop tra le mani e poi lo buttò con violenza a terra; tutti si zittirono e Suicidio prese posto velocemente.


- Adesso basta. – iniziò Nekro con tono autoritario e bassissimo – E’ giunto il momento di mettere un po’ d’ordine, capire come funzionano qui le cose, chi comanda e soprattutto capire che qui stiamo lavorando: non è un gioco questo. La nostra corporazione, per di più mia d’altronde, va a rotoli. E' un’anarchia totale! Nessuno di voi è capace di fare un numero di morti annue adeguato a rientrare in classifica, tanto da unirvi in cooperative,  superando slealmente chi aveva fatto tanto per raggiungere da solo quella posizione. Usate come scusa il fatto che gli esseri umani sono progrediti, che sanno come combatterci, che ci impediscono di lavorare. E’ ovvio. Voi vorreste un gioco facile per l’eternità! Vi rendete conto che significa e-t-e-r-n-i-t-à? Sempre! Forever and Ever! La lotta sarà continua, loro cercheranno sempre un modo per sconfiggervi e voi non potrete più contare su autogoal folli come l’undici settembre, la prima e la seconda guerra mondiale, l’olocausto. Cioè, vi rendete conto che stiamo festeggiando ancora quelle vittorie lì? Siete squallidi. E’ vero, anche io ho avuto i miei momenti di debolezza. Ho compiuto i miei errori. Non voglio nascondervi che poco prima che arrivaste, ho avuto una crisi d’identità. Avevo perso la cognizione dell’importanza del mio lavoro, del nostro lavoro. Noi siamo qui per uccidere. Noi esistiamo per pulire il mondo, per rendere possibile la vita, per rendere possibile il progresso dell’umanità e per continuare a cibarci della loro energia. Noi non vogliamo che finiscano, non dobbiamo ucciderli tutti, dobbiamo solamente mantenere l’equilibrio. Non dobbiamo essere cupidi, semplicemente fare il nostro lavoro. Vi siete dimenticati quanta passione ci si può mettere? Avete dimenticato quant’è dolce stroncare la vita di un bimbo appena nato, senza neanche concedere il primo pianto alle orecchie della madre? Oppure quando il Caso vuole che un Disattento autista di un TIR ubriaco butti sotto una coppia di innamorati, lì per caso ancora carichi di amore da offrirsi l'un l'altro? O ancora, sfiancare mezzo continente africano sfruttando l’ignoranza e la lussuria? Ostruire le arterie di un obeso che va avanti ad hamburger e bibite gasate? Il sapore delle lacrime di un ragazzo depresso, che per la perdita di mezza famiglia dovuta a tumori, leucemie e diarree acute, si accinge a premere il grilletto di una pistola, e quindi lo fa? Quanto sono deboli gli esseri umani. Quanto è piacevole far smettere di pompare quel cuore, organo di Vita, farlo atrofizzare e vedere quegli occhi di umano spegnersi e fissare nel vuoto. Cosa c’è di meglio per voi? E’ arte questa. E’ mestiere, il nostro mestiere!
Tutti abbassarono il capo e si fecero seri, appassionati dalle parole del loro capo, avevano lacrime di passione che sgorgavano a fiotti. Era tutto più chiaro adesso.

- E adesso su, - disse Nekro con tono paterno – mettiamoci sotto e cerchiamo di livellare un po’ questi sette miliardi di esseri per i prossimi dieci-quindici anni. Ce la possiamo fare, c’è la crisi finanziaria che ci aiuta!

3 commenti:

Arhal ha detto...

Io già dal titolo, avevo intuito XD mi sembra un'ottima idea quella che hai avuto.
E' fatto bene, forse un po' lento in alcuni punti, interessante e che ci da un punto di vista particolare.

qui sono scoppiata:
"Erano otto dei dieci componenti del consiglio, con Suicidio che apriva il trenino, tutti con in dosso un costume da Tristo Mietitore: mantello con cappuccio nero e falce impugnata dalla mano destra.
- Ma cosa? Cosa vi è venuto in mente? – disse leggermente perplesso Nekro.
- Ma come? Non ti ricordi capo? Oggi è l’anniversario dell’approvazione del primo decreto per le leggi razziali in Germania! –"

XDDD

grande!

Il Losco ha detto...

Bello
Bello
Bello.
Forse un pò troppo lento a tratti, fatica a salire in alcuni punti, ma l'idea è bella veramente e il finale è fantastico
Ancul e che ci aspetta con la crisi
Sibbell!

Bob ha detto...

Un punto di vista interessante reso molto bene.
Bella l'idea della corporazione, e succulente le sottili ironie.